Compagna di viaggio
Titolo originale: "Compagna di Viaggio" Italia 1996
Regia: Peter Del Monte
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La giovane Cora conduce una vita precaria, non ha una casa e si guadagna da vivere con piccoli lavoretti, tra cui portare a spasso il cane di una signora. La signora le propone, dietro compenso, di seguire di nascosto l'anziano padre, professore universitario in pensione, nei suoi spostamenti quotidiani. II vecchio ha infatti bisogno di essere controllato, poiché manifesta sintomi alzheimeriani sui quali la famiglia non ha il coraggio di intervenire
con chiarezza per timore di ferire la sua sensibilità: amnesia, disorientamento e soprattutto un costante impulso al vagabondaggio.
Un giorno il professore prende addirittura un treno e Cora è costretta a seguirlo. Alterne vicende portano l'anziano e la sua "compagna di viaggio" a perdersi e ritrovarsi varie volte lungo il tormentato percorso. In un primo momento Cora segue il professore di nascosto: poi i due fanno amicizia e Cora scopre che il professore è un uomo gentile e socievole, anche se il suo
comportamento le appare ovviamente bizzarro ed il suo disorientamento le crea non pochi problemi. Viaggiando con l'anziano Cora si rende anche conto che i disturbi cognitivi peggiorano rapidamente e che il professore ne è in parte cosciente.
I due protagonisti sono accomunati dall'assoluta mancanza di una meta e ciascuno dei due sembra trovare nel viaggio - filo rosso che li unisce - la propria dimensione esistenziale.
II film affronta in modo paradossale, ma per questo molto incisivo la complessità psicologica del caregiving e dei meccanismi difensivi dall'angoscia di malattia sempre presenti nei familiari degli alzheimeriani: soggiacere ai quali, peraltro, finisce col determinare l'assenza di ogni tentativo di cura progettualmente strutturata e col vanificare l'implicita ma inesprimibile richiesta d'aiuto dettata dalla parziale consapevolezza di malattia.