Il figlio della sposa
Titolo originale: "El hijo de la novia" Argentina 2001
Regia: Juan José Campanella
Video su Youtube
- Prima visita in casa di riposo
- Dialogo tra pare e figlio
- Proposta di matrimonio
- Dialogo con il prete
- Dialogo tra madre e figlio
- Matrimonio
Il protagonista di questa storia è Rafael Belvedere, quarantenne argentino dalla vita frenetica e stressante. Rafael gestisce il ristorante di famiglia e i suoi affetti appaiono come un microcosmo complesso: è separato dalla moglie con cui ha una bambina che vede una volta a settimana; ha una giovane fidanzata che trascura, e sua madre - verso la quale prova un forte senso di colpa per le scelte di vita compiute - è ricoverata in una casa di riposo perché è malata di Alzheimer.
Il padre di Rafael, ormai in pensione, ha un sogno vorrebbe sposare la moglie in chiesa, per ripagarla del sacrificio da lei fatto tanti anni prima rinunciando alle nozze religiose e sposandosi civilmente.
Ma Rafael non è d'accordo perché ritiene che la madre non sia in grado di comprendere questo gesto, anche se la malattia non è in fase avanzata e la donna e ancora capace di riconoscere il figlio e il marito. Nella vita di Rafael ricompare anche un caro amico d'infanzia che fa l'attore e i due cominciano a frequentarsi.
Un giorno Rafael ha un infarto: questo evento gli consente di riflettere sulla sua vita e di affrontare un vero cambiamento.
Decide di vendere il ristorante di allentare la tensione con l'ex moglie e trascorrere più tempo con la figlia, di impegnarsi più seriamente nella relazione con la fidanzata e soprattutto di aiutare il padre a realizzare il suo sogno di sposare la moglie in chiesa. Di fronte all'opposizione della curia, Rafael, all'insaputa del padre escogita uno stratagemma per celebrare ugualmente iI matrimonio dei suoi genitori, con l'amico d'infanzia che recita la parte del prete e che la madre sembra confusamente riconoscere così come era da bambino.
Abbiamo scelto questo film perché tratta esclusivamente l'espressione di malattia nell ambito istituzionale, pur mantenendosi aperti molti canali comunicativi con l'ambiente esterno e con relazioni affettive significative. La malattia appare, in questo contesto, in un ulteriore aspetto di complessità e permette di approfondire in modo più ampio tematiche terapeutiche e relazionali.